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VERBALE DELLA RIUNONE DEL 21 DICEMBRE 2015 SULL'UNIONE DEI COMUNI DI FONTANIVA E CARMIGNANO DI BRENTA CON I SINDACI DEL TERRITORIO

Pubblicata il 24/12/2015
Dal 24/12/2015 al 30/12/2015

VERBALE RIUNIONE DEL 21/12/2015 SULL’UNIONE DEI COMUNI DI FONTANIVA E CARMIGNANO DI BRENTA CON I SINDACI DEL TERRITORIO.
Invitati Sindaci e membri del Consiglio comunale di:
  • Comune di Tombolo;
  • Comune di San Giorgio in Bosco;
  • Comune di Galliera Veneta;
  • Comune di Cittadella;
  • Comune di San Pietro in Gu;
  • Comune di Gazzo;
  • Comune di Grantorto;
  • Comune di San Martino di Lupari;
Erano presente, nella figura del Sindaco, dei Consiglieri o Delegati, i comuni di Cittadella, Galliera Veneta, Gazzo, Grantorto, San Giorgio in Bosco, San Pietro in Gu, San Martino di Lupari e Tombolo.
In Sindaco di Fontaniva, Lorenzo Piotto, inizia la riunione dando il benvenuto e ringraziando i partecipanti, specificando la finalità pratica della serata. Continua affermando che l’Unione dei Comuni (UC) è un processo iniziato un anno e mezzo fa e pone, quindi, due domande: chiede se tutti i comuni presenti fossero a conoscenza di tale intenzione da parte di Fontaniva e Carmignano di Brenta di costituirsi in Unione e se qualcuno di questi fosse interessato ad entrare a far parte di questo processo, ufficializzando l’invito ad unirsi.
In merito a tali domande, il Sindaco Piotto specifica che l’idea di unire le risorse è iniziata anni prima con la Polizia Locale, proposta estesa a tutto il territorio, a tutti i comuni. A partire da questa, l’UC tra Fontaniva e Carmignano di Brenta è maturata nel tempo, subendo a volte rallentamenti dettati da problemi oggettivi e dalla necessità di uno studio approfondito dell’effettiva fattibilità della stessa e delle modalità operative eventualmente necessarie ad attuarla.
Continua sottolineando che solo alcune iniziative possono permettere ai Comuni di continuare a lavorare, ovvero attraverso sinergie che permettono di efficientare le risorse. I due comuni capofila condividono, oltre al Brenta, le politiche comunitarie, tributarie, di incentivazione alle attività produttive e molto altro.
Il sindaco Piotto sottolinea che fare economia, semplificare e creare sinergie da vita a nuove opportunità e ad una nuova visione della pubblica amministrazione, senza disconoscere il processo già avviato e le collaborazioni già in essere con altri comuni.
Ribadisce che quella dell’UC è una vera e propria sfida per Fontaniva e Carmignano, dato anche il delicato e difficoltoso periodo storico.
Prende, quindi, la parola il tecnico di Carmignano, Dott. Lorenzin, presentando le slides preparate per descrivere il progetto. Carmignano e Fontaniva sono simili per popolazione e superficie territoriale. Dallo studio di fattibilità si evince come nell’Alta Padovana spicchino due fulcri: Cittadella e Camposampiero. Quest’ultimo unitosi in federazione, è diventato un punto di riferimento ed esempio di buone prassi. Cittadella appare centrale ad ud un territorio a nord ovest dell’alta padovana caratterizzato da una massiccia frammentazione. Tali caratteristiche, anche di mancata aggregazione, hanno dato avvio al processo di unione.
Riprende il Sindaco di Fontaniva ribadendo che non sono messe in discussione le convenzioni già in essere che saranno, invece, un’ulteriore strumento per aumentare la produttività dell’Unione.
Luigi Sabatino, Consigliere delegato per il Comune di Cittadella - per quanto riguarda la prima domanda fatta dal Sindaco Piotto, ovvero se fossero tutti a conoscenza o meno dell’intenzione di costituire l’unione, si fa portavoce dell’ex sindaco Pan e del vicesindaco reggente Pierobon affermando che ad oggi non risulta agli atti del Comune nessuna richiesta di partecipazione all’Unione della Brenta; dichiara, inoltre, sentiti Pan e Pierobon, entrambi negano qualsiasi scambio di opinioni con Piotto in merito all’argomento. Continua affermando che Cittadella non aderisce a progetti di altri, ma è pronta a sedersi ad un tavolo di lavoro per la realizzazione di un progetto comune a favore dei cittadini dell’alta padovana.
Alessandro Bolis, Sindaco di Carmignano - risponde affermando che già nel 2011 si era iniziato a lavorare con Galliera e Grantorto in direzione di un’unione. Ora Grantorto, date le imminenti elezioni, ha deciso di attendere l’espressione del voto, in quanto sarebbe irresponsabile forzare un processo di unione data la scadenza del mandato. Ribadisce la sua idea di unione come meccanismo di efficientamento della macchina burocratica senza nessun cambiamento pratico per i cittadini. Incalza rispetto alla volontà di entrare in unione, la quale, dichiara, deve essere vera, reale. Porta come esempio di problemi in comune con Fontaniva proprio il fiume Brenta, tanto dichiarato motivo di divisione, sottolineando come in realtà, creata l’Unione della Brenta, la forza contrattuale aumenti.
Cristian Andretta, Sindaco di Tombolo – ringrazia dell’invito e fa i suoi migliori auguri ai due sindaci di Carmignano e Fontaniva per il coraggio dimostrato nell’intraprendere la strada dell’unione, strada che porterà frutti importanti. Con il confronto continuo, dal punto di vista economico ed organizzativo, con vari colleghi ne ha desunto che il problema del Veneto spesso sta l’approccio “dividi et impera” che non permette collaborazioni se politicamente “non la si pensa nello stesso modo”. È necessario, invece, dichiara il Sindaco, fare massa critica ed economia di scala, abbandonare l’ottica di quartiere andando oltre la soggettività. Sottolinea come parlare di unione non vuol dire parlare di chi comanda, ma cercare una comunione d’intenti, cercando di realizzare quello che è il meglio per i cittadini.
Adamo Zambon, Consigliere di Cittadella – inizia sottolineando che alla minoranza non è mai arrivato l’invito a partecipare alla riunione e di averlo saputo da un consigliere di Fontaniva. Dichiara di aver già sentito parlare di Unione dei Comuni, altresì dichiarato nel loro programma elettorale del 2012 con Cittadella capofila. Zambon afferma di aver portato, come minoranza, la proposta in consiglio comunale ma di aver ricevuto da Pan la dichiarazione di una mancanza di interesse da parte di Cittadella.
Simone Bonaldo, Consigliere di Fontaniva – risponde alle provocazioni del Sindaco Piotto, affermando che loro, come opposizione, non creano confusione bensì informazione e lamenta il mancato coinvolgimento della popolazione nel decidere se creare o meno l’unione dei comuni.
Stefano Bonaldo, sindaco di Galliera Veneta – prima occasione in cui si parla ufficialmente di Unione dei Comuni per l’alta padovana. Il primo ad iniziare il territorio a questa idea fu Bitonci con la creazione del Distretto di Polizia Locale e la convenzione per la gestione associata del servizio nel 2009. Afferma che, assieme al Sindaco Bolis, sono stati gli unici a continuare a parlare di unione. Afferma di non poter entrare nell’Unione della Brenta per diversità geografiche, orografiche, di pensiero e politiche oltre alle differenze produttive. Porta come esempio l’esperienza appena avviata di collaborazione con Cittadella per la Centrale Unica di Committenza, problematica che l’unione risolverebbe. Invita quindi a continuare per questa strada e a non concludere l’argomento con la serata.
Gerry Boratto, sindaco di San Martino di Lupari – durante i 7 anni di esistenza del Distretto di Polizia Locale, dichiara, si è sempre parlato di unione dei comuni. Il problema, a suo avviso, è che tutti, in quest’ottica, devono rinunciare a qualcosa per poter arrivare a condividere qualcos’altro. Dichiara il suo massimo rispetto per tutti i colleghi sindaci, “perché fare il sindaco è un lavoro difficile”; quindi va la sua stima a colleghi che cercano di unire le risorse dei loro comuni con pari dignità. Afferma di non sopportare quando “ci si fa i dispetti” tra amministrazioni vicine, anteponendo ideologie partitiche al dialogo costruttivo. Sottolinea che le persone in un clima di condivisione creano ottimizzazioni. Visti i pensionamenti a cui sono sottoposte molte amministrazioni comunali, la mancata possibilità di nuove assunzioni e i continui tagli alla politica locale, l’unione è un percorso obbligato. “Siamo una comunità” afferma il Sindaco, portando come esempio l’inconsistenza del guardare solo entro al proprio territorio comunale quando al di fuori di esso esistono problematiche che, indirettamente, lo coinvolgono e chiamano all’azione. Continua affermando che Campo san Martino non entrerà nell’Unione della Brenta in quanto crede siano meglio lavorare prima per micro aree territoriali, vista anche l’esperienza dell’Unione del Piazzolese, per poi giungere ad una più ampia unione.
Paolo Polati, Consigliere di San Pietro in Gu – manifesta grande interesse per questa unione ed esprime la speranza che il suo Sindaco rinunci ai propositi di passare alla Provincia di Vicenza.
Mauro Marcon, assessore di Grantorto – facendosi portavoce dell’amministrazione vigente, dichiara che Grantorto è fortemente interessato ad entrare nell’Unione della Brenta, anche perché presenta popolazione inferiore ai 5 mila abitanti. Afferma che si uniranno al tavolo dei lavori dopo il periodo elettorale, se rieletti.
Il sindaco Bolis porta a conclusione la riunione parlando di costi e nuove poltrone che, sottolinea, non ci saranno. Esemplifica l’ingente risparmio per le casse dei Comuni che l’Unione porterà con se pari a 400 mila euro, calcolati dai consuntivi 2014 di Carmignano e Fontaniva.
Il Sindaco Piotto chiude la serata ringraziando per l’adesione e la sentita partecipazione.
 
 
 
                                                                                                                                                 Il Sindaco
                                                                                                                                e l’Amministrazione Comunale


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